Il 19 marzo 1952 un gruppo di dieci giovani amici si esibisce con tre canti di montagna alla “Serata del dilettante” presso il Teatro Marconi di Biella. L’apprezzamento del pubblico sancisce la nascita del Coro Genzianella.
L’idea è di un valente alpinista triestino nato nel 1921 e trapiantato a Biella dopo l’armistizio del 1943, Nito Staich, primo direttore e presidente del coro fino alla sua scomparsa nel 1994.
Dal 1953, con la direzione di Achille Berruti, organista e concertista di fama, grande conoscitore della realtà corale, la Genzianella vanta un proprio repertorio inedito, che ancora oggi costituisce una delle sue caratteristiche principali. Le esibizioni varcano così il territorio biellese e il coro raggiunge una notorietà nazionale, con concerti anche oltre frontiera (Francia, Belgio, Irlanda). Dopo quelle di Giorgio Berruti, Alberto Avidano e Flavio Lanza, dal 1986 la direzione artistica è nelle mani di Pietro Canova.
Nel 1987, a conferma del grande impegno culturale, sociale e d’immagine per il Biellese, l’amministrazione comunale di Biella riconosce alla formazione corale la denominazione “Città di Biella”. Tra le altre, negli anni novanta si registrano numerose trasferte in Europa e anche intercontinentali in U.S.A. e in Canada. Non mancano partecipazioni anche sul piccolo schermo, nei programmi RAI (“… e l’Italia racconta” – “Ci vediamo in TV” – “Porta a Porta”): oltre 40 esibizioni tra dirette e differite.
Tutto ciò, senza abbandonare l’impegno nel campo sociale che da sempre ha contraddistinto la vita del gruppo, attraverso l’organizzazione di concerti a scopo benefico. Dieci incisioni discografiche, quattro pubblicazioni e molte centinaia di esibizioni testimoniano la continua ricerca e rielaborazione nella galassia dei canti di montagna e popolari non solo nazionali, a testimonianza di valori forti e di momenti di solidarietà.