Per lunga tradizione il Coro Croda Rossa, tenacemente diretto fin dal 1979 da Gianni Ancilotto, dà corpo a una musicalità che ci collega al mondo della cultura popolare, rievocando spesso fatti di una storia passata, destinati ad innestandosi nella più stretta attualità. Il repertorio dei nostri cantori, pur continuando a rinnovarsi aprendosi a tradizioni culturali di altri paesi, si collega ininterrottamente ai suoi esordi, a quella montagna che si fa, oltre che emblema di bisogno di immensità, ricordo di tragici fatti di guerra, ripropone canti sociali e di lavoro, canti d’amore, fa rivivere canti rituali che affondano le loro radici nella storia di antiche coralità, in antiche liturgie, facendoci sprofondare nell’intimità di quelle nicchie condivise da sempre dall’umanità che li rendono universali, come universale è il linguaggio della musica.
Della lunga attività del gruppo, tradottasi in numerosi concerti, partecipazioni a rassegne, tournées in Italia e all’estero e in una serie di fortunati eventi multimediali, resta segno in un LP del 1984, nei CD del 1996, 2001, 2005 e, per ultimo, nel volumetto “50: Mirano 1971-2021” che, oltre a contenere canti registrati nel 2019, attraverso le testimonianze di quanti ne furono protagonisti, traccia la storia di mezzo secolo di vita del coro. Nel corso del 2025 il Coro organizza la 46^ rassegna di “Cori a Mirano” e nel prossimo dicembre la 32^ rassegna dei “Canti del Natale”
“C’era una volta Mirano”, rielaborazione artistica della storia del ‘900, messo in scena nel 2023 a Mirano nel Teatro Belvedere, e “Cantare l’amore”, con cui nel 2024 si è chiuso il programma di “Marzo donna” del Comune di Mirano, sono due straordinari eventi che con gran successo hanno recentemente accompagnato le abituali rassegne e uscite del Coro Croda Rossa mostrandone la volontà di essere attivamente partecipe della vita culturale della comunità in cui da sempre è inserito.