Il nostro coro
La storia del Coro Biellese La Campagnola ha inizio nella primavera del 1970 e come protagonista assoluta ed indiscussa è la grande passione per il canto e per le cose semplici e vere che ad esso sono naturalmente collegate. I primi passi, mossi sotto la guida del direttore Gigi Bertorelli, seguendo le orme di cori già affermati, furono tanto incerti quanto importanti per poter fare determinanti esperienze e consolidare vere amicizie. Il 1974 risulterà essere un anno importante per la vita del coro. A Bertorelli subentra un giovanissimo corista: Denis Piantino, uscito direttamente dalle fila del coro e che, grazie al prezioso apporto dell'allora presidente Renzo Capietto e di Angelo Rondon, compositore e armonizzatore di riconosciuto valore, il coro si indirizza verso il filone popolare Piemontese e Biellese in particolare che ancora oggi lo colloca fra i primi cori del Piemonte per la ricerca e valorizzazione del patrimonio musicale tradizionale.
Innumerevoli sono stati i concerti a cui il coro ha partecipato, tante le rassegne organizzate, molte le trasferte: Austria, Francia, Svizzera, Inghilterra e Spagna, e significative le partecipazione a concorsi internazionali in Grecia e Galles, attingendo da ognuna di queste esperienze nuova linfa, e riportando anche grazie ad un carattere immediato e spontaneo, unanimi consensi e solide e durature amicizie.
Numerose sono pure state le partecipazioni a concorsi corali nazionali, dove il coro ha ottenuto vittorie e piazzamenti d'onore, ma con particolare orgoglio si ricordano le vittorie del 1988 e del 1998 del concorso di Alba per cori piemontesi, dove il brano "La toa gent" di A. Rondon è stato votato quale la miglior armonizzazione in lingua piemontese.
Dal 2014, la direzione del coro è passata nelle mani di Simone Capietto, vero "frutto del vivaio", nato e cresciuto tra le fila del coro, il quale ha portato in dote il suo contagioso entusiasmo e la sua carica fresca di fantasia; in collaborazione con Piantino propongono canti nuovi, in parte popolari ed in parte d'autore, arricchendo sempre più il repertorio del coro, il tutto senza allontanarsi dalla strada intrapresa, fatta di ricerca e di rielaborazione, del racconto dei costumi, delle tradizioni e della gente biellese.