
La Corale nasce nel 1980 da un corso di orientamento musicale tenuto da Marina Garlatti, una ventenne udinese appassionata di musica, grazie alla determinazione di alcuni corsisti appassionati di canto e provenienti da Carpeneto e Basaldella, da qui il nome. CAR-BAS. Rinnovato l’organico nell’arco del tempo, il coro cambia nome in “Corale San Canciano” al fine di onorare la memoria di una chiesetta, non più esistente, che sorgeva nei prati tra Basaldella e Campoformido, più volte menzionata in documenti ufficiali poiché in essa si riunivano i capi famiglia della Patria del Friuli negli anni del Patriarcato.
Dopo Marina Garlatti che ha iniziato questa avventura, diversi direttori si sono avvicendati, per più o meno tempo, alla direzione della nostra compagine: Lucia Bianchi, Bruno Cantarutti, Liliana Moro, Luigi Moratti, Martina Gorasso (che l’ha seguita per quasi un ventennio); nel 2018 l’incarico di direttore artistico passa alla maestra Elisabetta Biondi, dal 2020 la direzione è curata da Nicola Rossi, musicista versatile e capace, che, con coraggio e determinazione, ha saputo affrontare il difficile periodo post-pandemico, ottenendo ottimi risultati.
Il repertorio della corale è molto vasto, spazia dalla polifonia del ‘500 e ‘600 alle polifonie contemporanee, abbracciando sia la musica sacra che quella profana, senza tralasciare la musica d’autore ed alcune melodie internazionali. La corale vanta una lunga serie di esibizioni fuori e dentro regione ed anche fuori dai confini nazionali, in particolare Austria, Ungheria e Polonia. Da quasi un decennio la corale è impegnata con il progetto “I Suns de Nestre Tiare” che vuole valorizzare la musica, i musicisti, gli autori e gli artisti in generale del Friuli di oggi e dei tempi passati. Lo scopo della corale, fin dalla fondazione, è quello di condividere fra i suoi coristi ed il pubblico non solo della buona musica ma anche le emozioni e le gioie che il cantare assieme danno. La buona musica sa unire i cuori come poche altre arti possono fare, proprio per la spiritualità che porta in sé e che trasmette senza riserve a chi sa e vuole ascoltare. Per questo motivo anche lo stare insieme, la ricerca dell’armonia e del riunire voci e sentimenti nel canto porta consolazione e crea comunità. Con questo impegno la corale continua la sua avventura rincorrendo ancora il suo sogno.