La Corale goriziana C. A. Seghizzi, nasce all’interno della sezione isontina del Club Alpino Italiano nel novembre del 1920 sotto la direzione del maestro Augusto Cesare Seghizzi con il nome di Corale Alpina, per poi assumere, in seguito al distacco dal CAI, il nome di Corale Alpina Goriziana nel 1923 e di Corale del Dopolavoro nel 1927.
Alla morte di Augusto Cesare Seghizzi, nel 1933, il coro prenderà il suo nome per onorarne la memoria, diventando così Corale Seghizzi. Dopo un breve periodo di interruzione dell’attività, causato dallo scoppio della seconda guerra mondiale, il 31 ottobre del 1945 verrà ufficialmente autorizzata la ricostituzione della Corale goriziana Cesare Augusto Seghizzi.
Nel 1962, su iniziativa di alcuni coristi viene organizzata la prima edizione del Concorso Seghizzi, che nel 1963 assumerà un carattere internazionale affermandosi nelle ormai 61 edizioni come uno dei migliori concorsi, sia per qualità che per varietà di partecipanti, con la presenza di oltre 1500 complessi provenienti da ogni parte del mondo. Negli anni successivi l’attività si amplia e si apre a nuovi settori: il congresso musicologico (50 edizioni) con la pubblicazione dei relativi atti dei vari convegni; il Concorso internazionale di canto solistico cameristico (21 edizioni); il Festival internazionale Seghizzinregione (20 edizioni); il Concorso internazionale di composizione corale (20 edizioni), mentre accanto a queste iniziative principali ne fioriscono altre, a integrazione e quasi corollario delle precedenti: il Grand Prix Seghizzi, laboratori di didattica musicale, mostre d’arte, concerti monografici, attività editoriali, concerti di musica da camera e l’archivio musicale dichiarato di notevole interesse e tutelato dalla Sovrintendenza ai beni archivistici del Friuli Venezia Giulia.
Nel corso di questi 100 anni di storia tantissimi sono stati i concerti tenuti dal coro, in Italia e all’estero, riscuotendo grandi successi di pubblico e di critica; tra le numerose esibizioni ricordiamo quelle tenutesi in Armenia, Austria, Bosnia e Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Francia, Germania, Grecia, Jugoslavia, Lettonia, Lituania, Macedonia, Olanda, Polonia, Repubblica Ceca, Repubblica Slovacca, Romania, Russia, Serbia, Slovenia, Spagna, Ungheria e molte altre. Storica può essere definita l’esibizione, insieme ad altri complessi corali, del Requiem in do minore di Luigi Cherubini diretto dal maestro Riccardo Muti alla presenza dei Presidenti della Repubblica d’Italia, Slovenia e Croazia a Trieste nel 2010.
Il repertorio proprio della corale spazia da quello sacro a quello profano: ricordiamo il Messiah di Haendel, il Requiem-Te Deum di Dvořak, Nevskij di Prokofiev, Zigeunerlieder di Brahms, Die Jahreszeiten di Haydn, Carmina Burana di C. Orff, la Cantata profana di Renato Miani, la Missa Solemnis di A. Waignein e il vasto repertorio di Cecilia Seghizzi (su poesie di B. Marin) oltre a numerose opere di G. Verdi eseguite in occasione dei 150 anni dall’Unità d’Italia.
Nel 2020 il coro ha festeggiato il 100º anniversario di fondazione con una serata presso il teatro G. Verdi di Gorizia che ha ripercorso le tappe fondamentali del coro e dell’associazione, con l’esibizione di alcuni complessi corali particolarmente significativi per questa ricorrenza e con una mostra nella quale sono stati esposti documenti originali che hanno considerato uno spazio temporale che va dalla fine dell’Ottocento sino ai giorni nostri. Emozionante è stata la giornata dedicata alla proiezione di filmati inediti sui concerti e sulle trasferte del coro, con ritrovo di alcuni vecchi coristi.