L'Associazione Culturale San Leonardo presenta in concerto Alessandro Palmeri. Un suono ritrovato, musiche di:
Giuseppe Colombi (1645-1694) Tromba e Ciaccona per il violone. Domenico Gabrielli (1659-1690) VI Ricercare per violoncello. Giovanni Battista Vitali (1632-1692) Capriccio sopra otto figure per il violone. Johann Sebastian Bach (1685-1750)
Suite n° 1 in sol maggiore per violoncello solo.
Giovanni Battista Vitali (1632-1692)
Toccata e Ruggiero per il violone.
Alessandro Palmeri, violone "Simone Cimapane".
Lo strumento è stato costruito da Simone Cimapane a Roma nel 1685.
Simone Cimapane lavorava a Roma come liutaio e suonatore di strumenti bassi nella seconda metà del Seicento e suonò con Arcangelo Corelli. Si trova registrato tra i membri della Società del Centesimo creatasi tra i soci della Congregazione di S. Cecilia a Roma nel 1688. Il suo nome è inoltre presente in alcune liste di strumentisti dell'archivio del cardinale Pamphili, musicisti che suonarono con Corelli. Con ogni probabilità Simone Cimapane è il padre di Bartolomeo Cimapane, attivo dalla fine del Seicento e per i primi decenni del Settecento come contrabbassista nelle orchestre corelliana e romane in generale. La famiglia dei Cimapane conta anche almeno ancora un violinista e un cantante. Il violone oltre a costituire una preziosa testimonianza per le dimensioni originali (quasi tutti gli strumenti analoghi dell’epoca furono ridotti nel corso del XIX secolo per diventare violoncelli della misura attuale), deve la sua unicità al fatto che si tratta di uno degli strumenti che suonarono a Roma con Corelli. Per le sue caratteristiche, che ne fanno un ‘unicum’ nell’ambito degli strumenti musicali storici, è da considerarsi un bene del patrimonio musicale italiano.